Le sculture in terracotta di Giovanni Fagiani riscattano l’umiltà della materia attraverso la paziente ricerca di una forma evocatrice del tempo vissuto, che possa fissare, nel gesto o nel tratto di un volto, l’icona simbolica della storia. Con salutare distacco l’artefice vive il suo rapporto con la creta, quasi con sentimento ludico e liberatorio: e tutto ciò a vantaggio di un esito felice, che si pone oltre il puro dilettantismo e riesce a regalarci il dono prezioso dell’emozione.
Gustavo Cuccini